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Notizie nazionali

Le ingerenze della Magistratura Tributaria

Roma,

Di seguito il testo della lettera che abbiamo inviato oggi (29 marzo 2007) al Ministro dell’Economia e Finanze, On.le Tommaso Padoa Schioppa, al Vice Ministro dell’Economia e Finanze, On.le  Vincenzo Visco, al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e Finanze, Cons. Paolo De Ioanna, al Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, On.le Paolo Cento e al Direttore dell’UAR, Dipartimento per le Politiche Fiscali, Dott. Aldo Bovi.


Da anni la scrivente Organizzazione Sindacale ha denunciato le ingerenze della Magistratura Tributaria per quanto riguarda la gestione amministrativa del personale delle Commissioni Tributarie.

In questi giorni tale ingerenza ha, però, travalicato ogni limite: il Dipartimento per le Politiche Fiscali ha diramato, a firma del dott. Aldo Bovi, con circolare prot.11400 del 23 febbraio 2007 una disposizione, peraltro richiesta da molte Organizzazioni Sindacali, con cui si disponeva la chiusura del sabato delle Commissioni Tributarie.

A questa disposizione parte della magistratura tributaria, senza alcun intervento del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, ha reagito con una denuncia al dott. Aldo Bovi per interruzione di pubblico servizio.

Da anni questa Organizzazione Sindacale richiede con forza un intervento teso a disciplinare i rapporti tra Organo Giurisdizionale e Organo Amministrativo in modo che la parte giurisdizionale non prenda il sopravvento su quella Amministrativa.

Da anni denunciamo la violazione sistematica dell’art.26 del CCNL 98/01 in cui si è previsto  che  “le prestazioni di lavoro straordinario sono rivolte a fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali, e, pertanto, non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell’orario di lavoro”, e nonostante ciò la Magistratura Tributaria ha continuato abitualmente a fissare le udienze di pomeriggio e persino il sabato mattina, giornata in cui fino a qualche tempo fa gli uffici dovevano essere obbligatoriamente aperti solo per la ricezione degli atti.

Oggi, di fronte ad un intervento le cui prerogative sono evidentemente del DPF, ancora una volta parte della Magistratura Tributaria reagisce interferendo pesantemente in una materia che compete esclusivamente alla parte amministrativa.

Richiediamo pertanto un intervento immediato perché si ristabiliscano immediatamente le condizioni di rispetto dei differenti ruoli tra parte amministrativa e giurisdizionale e perché si arrivi definitivamente ad un regolamento che disciplini i diversi poteri attribuiti alla  Magistratura Tributaria ed al Dipartimento per le Politiche Fiscali.